venerdì 12 aprile 2013

Proverbi con la lettera T






Tutti i fiumi vanno al mare.
Tutti i guai son guai, ma il guaio senza pane è il più grosso.
Tutti i gusti son gusti.
Tutti i mestieri danno il pane.
Tutti i nodi vengono al pettine.
Tutti i peccati mortali sono femmine.

Tutti i salmi finiscono in gloria.
Tutto è bene quel che finisce bene.
Tale padre, tale figlio.
Tanti galli a cantar non fa mai giorno.
Tanto l'amore quanto il fuoco devono essere attizzati.
Tanto l'amore quanto la minestra di fagioli vogliono uno sfogo.
Tanti pochi fanno un tanto.
Tanto è oculato il potere, tanto è cieca l'obbedienza.
Tanto fumo poco arrosto.
Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino.
Tempo, marito e figli, vengono come li pigli.
Tentar non nuoce.
Terra bianca tosto stanca.
Terra coltivata, raccolta sperata.
Terra negra buon grano mena.
Tira più un pelo di donna che un carro di buoi.
Tra cani non si mordono.
Tra i due litiganti il terzo gode.
Tra i due litiganti Satana gode
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Tra moglie e marito non mettere il dito.
Tre cose vuole il campo: buon lavoratore, buon seme, buon tempo.
Tromba di c*lo, sanità di corpo.
Troppa familiarità genera disprezzo.
Troppi cuochi guastano la cucina.
Troppi galli nel pollaio dopo un po' si beccano.
Troppo caro è quel miele che si lecca delle spine.
Trovare pane per i propri denti.
Tutte le strade portano a Roma.
Tutte le volpi finiscono in pellicceria.
Tutto il mondo è paese.
Tutto s'accomoda fuorché l'osso del collo.

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